Il 6 ottobre scorso è venuto a mancare il Prof. Napoleone (“Leone”) Parolo, originale e ineguagliabile figura di ricercatore storico e di appassionato studioso di Montagnana. Nato a Urbana (PD) nel 1931, giovanissimo, si è impegnato assieme al fratello Armantino (prematuramente scomparso per un incidente in montagna) nella collaborazione al neonato Centro di Studi sui Castelli di Montagnana,  istituzione sorta nel 1954 per volontà dall’allora sindaco On.le Gigliola Valandro e per impulso dell’ing. Stanislao Carazzolo (nobile figura di filantropo e studioso).

E’ stato poi per anni insegnante  di Disegno presso istituti scolastici statali di Verona, città dove ha a lungo vissuto.

Dal suo collocamento a riposo, alla fine degli Anni ’80 del secolo scorso, si è stabilito definitivamente a Montagnana e ha ripreso la sua opera, quasi a tempo pieno, presso il C.S.C., succedendo idealmente all’ing. Carazzolo (scomparso nel 1984) e dando nuovo impulso (assieme alla prof.ssa Adelaide Guariento Giacomelli) all’istituzione.

Oltre che con il C.S.C., egli ha collaborato con varie istituzioni culturali di Montagnana (Italia Nostra, Pro Loco,  Comitato Palio), prestandosi generosamente come esperto di storia locale e conferenziere,  dando molti contributi nuovi e inesplorati sulla ricerca storica locale.

Molti laureati hanno trovato in lui consigli e orientamenti per la ricerca.

Ha prodotto centinaia di disegni e di rilievi tecnici e topografici di Montagnana e del suo apparato fortificato, fornendo materiale tutt’ora utilizzato nelle guide turistiche della Città.

Ha curato schede bibliografiche e storiche, affinando una conoscenza erudita sia in campo locale, che regionale, della castellologia.

Ha diffuso il suo sapere con centinaia  di articoli sparsi in periodici locali (L’araldo dell’Assunta, periodico della Parrocchia S.Maria Assunta di Montagnana; Il Notiziario del Comune di Montagnana, Guelfi e Ghibellini, Magazine di ArteStampa ecc), mettendo in luce aspetti singolari e inesplorati del nostro patrimonio storico cittadino.

Dagli anni ’70 ha pubblicato  molti articoli  e  libri, come  “Attribuzione al Giorgione del Davide e della Giuditta affrescati nel Duomo di santa Maria Assunta di Montagnana” (1996), “La Chiesa di S.Antonio Abate” (1998) e  “Montagnana Meraviglievole” (2006).

Valente disegnatore, sia sul versante tecnico che artistico, ha molto contribuito a restituire con efficaci e precise rappresentazioni grafiche, particolari architettonici e scene di vita medioevale montagnanese, producendo nell’arco di un cinquantennio numerosissime tavole (alcune delle quali  esposte presso l’Ufficio Turistico, ma molte ancora non divulgate a stampa)  che, riprodotte in diverse pubblicazioni e riviste, hanno dato vita ad immagini che hanno concorso a ricreare nei cittadini e in molti turisti delle affascinanti suggestioni visive sulla Montagnana antica e medioevale.

Di sé amava  definirsi non propriamente uno storico,  ma un ‘archeologo’, in quanto, dotato di un finissimo intuito, ha interpretato e spiegato particolari degli manufatti medioevali non rintracciabili nei documenti dell’epoca, altrimenti muti. Ha osservato e studiato per molti anni elementi storico-architettonici della nostra città e del territorio a lungo non visti o trascurati, aiutato non solo dalla sua notevole erudizione in campo storico, ma da singolari doti intuitive. Sue, sono le scoperte delle funzioni di meridiana di alcune parti architettoniche (portale del Duomo, torri della cortina muraria, etc) e di alcune strane coincidenze geometriche e matematiche ritrovate nelle strutture degli edifici e del tessuto urbano, che rimandano alla cultura numerologico-cabalistica propria del Medioevo e del Rinascimento.

Di grande importanza sono stati i suoi contributi su aspetti notevoli della storia dell’arte, da cui si sono avuti echi a livello nazionale  e internazionale.

Il prof. Parolo, assieme all’ ing. Carazzolo  e ad altri membri del Centro di Studi sui Castelli (la prof.ssa Adelaide Giacomelli Guariento e la prof.ssa Cristina Vitali) ha validamente contribuito, specie con le sue elaborazioni grafiche, a dimostrare che lo sfondo del noto disegno del celeberrimo Giorgione da Castelfranco (conservato al Museo Boymans Van Beuningen di Rotterdam) era la cortina muraria (est) di Montagnana e non di Castelfranco Veneto, come sino allora si riteva, tanto che la denominazione con cui ora è ufficialmente noto nel mondo quel disegno è “Veduta del Castello di Montagnana con figura”).

Negli anni successivi, il prof. Parolo è stato artefice, primo ed esclusivo, di una formidabile intuizione, sfociata, con una attenta ricerca, nella dimostrazione che nel Duomo di Montagnana sono conservati due affreschi del Giorgione, Il Davide con la testa di Golia e Giuditta con il capo di Oloferne. Questa tesi, apparsa la prima volta in un articolo su L’Araldo nel 1978, è stata poi avallata dal parere di illustri studiosi e storici dell’arte, come il grande critico prof. Federico Zeri, il prof. Lionello Puppi e  il prof. Enrico Maria Dal Pozzolo.

Le sue osservazioni, spesso acute, sempre fondate su argomentazioni meditate e comunque tali da meritare attenzione, hanno  costituito, per chi ha a cuore Montagnana e la salvaguardia delle sue peculiari caratteristiche, uno stimolo ad elevare il pensiero e un alimento per una più consapevole e approfondita conoscenza di questa terra.

Tra i suoi ideali civili vi è stato il dovere di salvaguardare il patrimonio monumentale, artistico e paesaggistico di Montagnana, facendosi all’occasione sollecito e tenace propugnatore del rispetto delle sue  peculiari caratteristiche. Anche per questo, ITALIA NOSTRA Sez. di Montagnana ne piange la scomparsa e auspica che la sua opera e il suo insegnamento rimangano perennemente scolpiti nel pensiero e nel sentire di tutti.

Italia Nostra – Sez. Montagnana (Ottobre 2022)

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